DOPPIA MATERIALITÀ, ESPERTI E TESTIMONIANZE DAL WORKSHOP
Il 22 novembre Sustainability Makers ha riunito esperti, revisori, manager e accademici per un incontro su uno dei temi più sfidanti oggi per le imprese: la doppia materialità (video reportage e interviste qui)
In apertura, la Presidente Parmigiani ha evidenziato l’importanza di coniugare valutazioni qualitative e quantitative per affrontare una sfida così complessa, nonché di coinvolgere stakeholder e funzioni come l’area finanziaria.
Il Direttore Scientifico di Sustainability Makers, Matteo Pedrini, ha evidenziato come la revisione della materialità debba diventare un processo continuo, capace di coniugare dimensioni temporali diverse e una due diligence mirata lungo la catena del valore.
A seguire, Pier Mario Barzaghi, Partner di KPMG, ha affrontato il tema della revisione alla luce della Direttiva CSRD, sottolineando il ruolo innovativo del revisore nello stakeholder engagement.
La tavola rotonda, moderata da Valentina Bramanti di ALTIS Advisory, ha portato al centro del dibattito esperienze concrete dal mondo aziendale. Secondo Matteo Colle del Gruppo CAP la doppia materialità offre interessanti opportunità in termini di rendicontazione e business, mentre Isabella Manfredi di Feralpi Group ha ricordato l’importanza della governance e della digitalizzazione delle informazioni nella gestione della materialità.
Liana Mazzarella di Banco BPM ha invece posto l’accento sulla catena del valore e sul ruolo dei rischi ESG nel settore bancario. Natalia Lourier di Terna ha concluso con un focus sull’importanza dello stakeholder engagement e delle due diligence continue, necessarie per una revisione efficace della materialità.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata ai lavori di gruppo tra i professionisti della sostenibilità presenti, suddivisi in sei gruppi di lavoro: ognuno ha condiviso esperienze, buone pratiche, ma anche dubbi e criticità su vari argomenti, dai tempi della doppia materialità all’ingaggio della catena del valore, alle modalità più efficaci per coinvolgere gli stakeholder. Dai workshop è emerso il bisogno di metodologie condivise per valutare impatti su lungo periodo e di approcci collaborativi per pesare e qualificare gli stakeholder strategici. Inoltre, si è dibattuto a lungo della necessità di superare strumenti tradizionali di ingaggio come le survey, in favore di approcci più innovativi e interattivi.
A fine giornata, la Presidente Parmigiani, insieme ai numerosi partecipanti, ha sottolineato come solo attraverso il confronto attivo e lo scambio di esperienze e competenze è possibile affrontare con efficacia la sfida della doppia materialità.
Scopri di più nei video contributi e nel video reportage qui