L’IMPATTO DELLA CSRD SULLA GESTIONE DELLA SOSTENIBILITÀ
Milano, 3 dicembre 2024 – La nostra instant survey presso i Sustainability Manager italiani mostra l’impatto di breve termine della Corporate Sustainability Reporting Directive sulla funzione sostenibilità nelle imprese.
I risultati della survey (disponibili qui), presentati oggi dalla Direzione Scientifica di Sustainability Makers, offrono una panoramica completa e dettagliata delle tendenze in atto:
- Più del 60% delle aziende coinvolte nella ricerca ha condotto una gap analysis per valutare il grado di conformità rispetto ai requisiti della CSRD e il 65% ha già definito la propria matrice di doppia materialità, un passo fondamentale per allinearsi ai requisiti della CSRD. Queste attività sono svolte oggi anche dalle aziende che avranno l’obbligo di pubblicazione del primo bilancio di sostenibilità a partire dal 1 gennaio 2026 con riferimento all’esercizio 2025.
“Le aziende si stanno muovendo con differente velocità a seconda dell’anno in cui dovranno adottare la CSRD, ad eccezione della gap analysis e dell’analisi di doppia materialità su cui tutte le aziende si stanno muovendo con anticipo” – evidenza Matteo Pedrini, Direttore Scientifico di Sustainability Makers - L’85% delle aziende si affida a consulenti esterni per orientarsi, segnale di una crescente consapevolezza dell’importanza di avere un supporto qualificato per affrontare le sfide normative.
- Nel 70% delle imprese intervistate la funzione responsabile della rendicontazione di sostenibilità resta collocata nel dipartimento preesistente, un 18,8% sta valutando un cambio nell’affidare la responsabilità della rendicontazione; un cambiamento concreto è già avvenuto nell’8,8% dei casi, e principalmente ricollocando una funzione in precedenza collocata alle dipendenze dell’area Comunicazione e Relazioni Esterne.
- In particolare, nel 43,8% dei casi, la funzione responsabile della rendicontazione di sostenibilità si colloca in unità organizzative di sostenibilità che riportano direttamente all’Amministratore Delegato, mentre nel 22,5% rientra all’interno del dipartimento Amministrazione Finanza e Controllo (AFC)
- Inoltre, per le aziende che diventeranno soggette alla CSRD dal 2025 e dal 2026, si osserva una netta preferenza per un riporto diretto all’AD “segnale di quanto la sostenibilità sia considerata sempre più strategica” chiosa Pedrini.
- La CSRD è diventata un’opportunità di innovazione tecnologica: nel 37,6% dei casi ha portato all’adozione di nuove soluzioni per la raccolta dati, che dalla ricerca emerge come equamente distribuito tra sistemi autonomi e soluzioni integrate con gli aspetti economico-finanziari
- Infine, la revisione dell’informativa di sostenibilità nell’84,6% dei casi viene affidata alla stessa società incaricata della revisione del bilancio d’esercizio delle aziende
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